Uno degli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 3, lettera b della legge n. 124/2006 Coll. sulla salute e la sicurezza sul lavoro è quello di garantire un regime di bevute per i dipendenti sul luogo di lavoro.

Il datore di lavoro è obbligato a fornirli gratuitamente:

• fornire ai dipendenti un regime di bere se ciò è necessario per proteggere la loro vita o la loro salute

La sezione 7 del decreto del Ministero della Salute n. 99/2016 Racc. sulla protezione della salute contro lo stress da caldo e da freddo sul posto di lavoro contiene anche indicazioni sulla questione del regime di bere.

In caso di stress da calore, il regime di bere viene attuato reintegrando l’organismo con quantità sufficienti di liquidi e minerali persi durante il lavoro.

In caso di stress da calore, il datore di lavoro deve fornire al dipendente, a sue spese, acqua potabile sul luogo di lavoro o in un altro luogo idoneo designato dal regolamento interno del datore di lavoro.

Il datore di lavoro deve fornire:

• in caso di stress da calore, attraverso un regime di bevute, la sostituzione di almeno il 70% dei liquidi persi durante il turno di lavoro attraverso la sudorazione e la respirazione; la quantità minima di liquidi che il datore di lavoro deve fornire al lavoratore è stabilita nell’allegato 4 della relativa ordinanza,
• se la temperatura ambiente è di 4 °C o inferiore, almeno mezzo litro di bevanda calda durante il turno di lavoro.

Una panoramica di alcune bevande protettive adatte: 

(a) bevande fredde (circa 15 °C) 
     – acqua potabile 
     – tisane, tè alla frutta, succhi di frutta 
     – acque minerali adatte con un contenuto di Na fino a 100 mg/l (da cloruro-carbonato a bicarbonato-cloruro, cloridosodio, acidi bicarbonati)  
     – acqua gassata in quantità di 2 litri per persona e per turno in totale, cioè compresa l’acqua gassata inclusa nelle bevande di ristoro, ove opportuno 
(b) bevanda tiepida (circa 22 °C) 
(c) bevande fresche (adatte come rinfresco) 
     – acque minerali da tavola adatte 
     – acqua gassata con sciroppo adatto 
(d) una bevanda calda (l’intervallo di temperatura esatto non è prescritto) 
     – tè (soprattutto per lavori con carico termico in ambienti umidi).

I costi sostenuti dal datore di lavoro per fornire un regime di bevute ai propri dipendenti in conformità alle condizioni stabilite dalla legge sulla SSL sono una spesa fiscale ai sensi dell’articolo 19(2)(c)(1) della legge sull’imposta sul reddito. 

La quantità di liquidi persi attraverso la sudorazione e la respirazione durante il lavoro in condizioni di lavoro anormali è calcolata in conformità all’allegato 4 dell’ordinanza pertinente.

Fonte:

Legge n. 124/2006 Coll. sulla sicurezza e la salute sul lavoro.
Decreto del Ministero della Salute della Repubblica Slovacca n. 99/2016 Coll. sui dettagli relativi alla protezione della salute contro lo stress da caldo e da freddo sul lavoro.
Ispettorato del lavoro